domenica 24 gennaio 2016

Pioggia d'estate di Sergio Algozzino

Anche quando mi capita di conoscere di persona l’autore di un fumetto, meno spesso di quanto vorrei, cerco sempre di mantenere un certo distacco nel redigere la mia “scheda critica” del suo libro.
Per “Pioggia d’estate” di Sergio Algozzino mi è un po’ più difficile mantenermi un freddo osservatore.
Mentre nel caso di Claudio Stassi e del suo "Per questo mi chiamo Giovanni" mi aiutava il bisogno di parlare con attenzione di un argomento delicato, la vita di Giovanni Falcone, quello di Sergio è un fumetto autobiografico e quindi inevitabilmente devo parlare dell’autore.
Il distacco critico viene meno anche perché insieme a Claudio Stassi e Manlio Mattaliano, devo a Sergio l’introduzione ad una visione più ampia e consapevole del fumetto come mezzo espressivo.
Inoltre Sergio mi ha dato un aiuto decisivo per il mio fumetto d’esordio come fumettista, ovvero “Psicometrica”.
Dal momento che i complimenti lo imbarazzano Sergio preferirebbe che non mi sperticassi in lodi, ma dal momento che lui potrebbe darmi delle lezioni di fumetto, e non potrebbe avvenire il contrario, mi soffermerò soprattutto sulle bellezze contenutistiche del suo fumetto, tralasciando quelle stilistiche (numerose).
Sfogliando distrattamente “Pioggia d’estate” si potrebbe pensare: “La solita autobiografia di un esordiente”. Tuttavia a parte il fatto che tutto si potrebbe dire di Sergio tranne che sia un esordiente, l’operazione da lui compiuta è un unicum nel mondo del fumetto, il racconto di come si diventa fumettisti.
Pur essendo diviso in capitoli che parlano delle “piccole cose” della vita di una persona, scuola, musica, videogiochi, il fil rouge che unisce il graphic novel è infatti il rapporto coi fumetti e l’avvicinamento lento ma costante al professionismo.
I capitoli “Fumetti”, “Fumetterie” e “Angoulême”, narrano di una passione nata molto presto, e coltivata inizialmente nell’assoluto deserto palermitano. Eppure lentamente Sergio incontra sempre più persone che condividono la sua passione, alcuni delle quali diventano figure fondamentali per la sua maturazione e costituiscono a poco a poco un gruppo solido che sfocia su internet prima sottoforma di “Gruppo Trinacria” e poi di “Kinart”, il primo portale italiano con tutorials gratuiti per fumettisti. “Pioggia d’estate” più che un esordio rappresenta dunque un primo punto d’arrivo in cui Sergio riesce nel difficile compito di guardarsi dall’esterno, di raffigurarsi da solo e di esprimere in maniera sincera e genuina sé stesso.
A dimostrazione di questo gli altri capitoli, raccontando esperienze condivise da tutta la generazione fine anni settanta inizio ottanta, riescono a far ricordare, a commuovere a far sorridere e ridere ogni lettore.

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