
Se poi si trattasse del gatto di un rabbino
potete essere sicuri che non lesinerebbe al suo povero padrone coinvolgenti e
sorprendenti conversazioni teologiche.
Il primo volume della serie “Le chat du Rabin” di
Sfar, intitolato “La Bar-Mitsva”, realizza appieno questa possibilità, sogno,
forse incubo, di ogni amante dei gatti.
La conquista della parola avviene in modo
“naturalmente traumatico”: il gatto del rabbino mangia un noioso pappagallo ed
acquisisce, diciamo così per “proprietà transitiva”, la capacità di parlare,
nonostante il molesto volatile non emettesse che orrendi versacci.
Anche se il gatto del rabbino attribuisce al
pappagallo la sua conquista del linguaggio, la subitanea manifestazione del
dono della retorica, e della capacità di mentire ad essa collegata, non può che
essere farina del suo sacco.
La retorica, arte essenziale nel giudaismo per le discussioni bibliche,
consente al gatto di sostenere una difficile conversazione col maestro del suo
rabbino.
Questi, rabbino a sua volta, inizialmente rifiuta
di ammettere che il gatto possa accedere all’ebraismo, a causa dell’uccisione
del pappagallo, tuttavia, esasperato dalle brillanti risposte del felino,
suggerisce di annegarlo.
La stessa doppiezza è svelata nell’allievo più
ligio del rabbino, che ostenta frande fedeltà alla Torah e riprende i suoi
compagni per piccole manchevolezze, tuttavia è visto dal gatto mentre entra in
una casa di tolleranza nella parte musulmana della città.
L’ipocrisia dell’ortodossia cieca, nelle parole
del maestro rabbino e nelle azioni dell’allievo, è rivelata con arguzia come
potrebbe fare solo un gatto.
Allo stesso tempo però il lettore è introdotto
alla cultura ebraica, e ciò consente di abbattere l’ignoranza e i pregiudizi ad
essa legati, e insegna ad accettare la diversità.
L'apprendimento e la valorizzazione di ciò che è
diverso è reso ancora più forte dal fatto che il lettore, osservando le forme
allungate e tremolanti delle figure di Sfar, ha l’impressione di vedere la
realtà come se fosse il gatto, che in questo fumetto è il diverso per
eccellenza.
Nessun commento:
Posta un commento