domenica 3 gennaio 2016

Esercizi di Stile di Matt Madden

Forse è inutile scrivere la critica di un testo critico, ma può essere un utile esercizio di stile, così come gli “Esercizi di stile” di Matt Madden.
Questo volume, ispitato ai famosi esercizi di stile di Queneau, presenta per 99 volte la stessa situazione, l’autore ritrae sé stesso nell’atto di alzarsi dal tavolo di lavoro per uno scopo impreciso, interrotto dalla sua compagna che gli chiede l’ora, rimane fermo davanti al frigofero chiedendosi cosa diavolo stesse cercando.
Questa situazione base viene riproposta 98 volte, ciascuna con una chiave di lettura diversa, allo scopo di dimostrare la versatilità del fumetto come mezzo espressivo.
Enumerare qui le diverse possibilità stilistiche sarebbe naturalmente inutile e noioso, mentre si possono fare alcune osservazioni citando qualche caso.Innanzitutto appare significativo l’omaggio di Madden ad autori come Outcult, e soprattutto a McCay ed Herriman, padri di “Little Nemo in Slumberland” e di “Krazy Ignatz”, (in Italia Crazy Cat), che hanno avuto il merito di gettare le fondamenta del fumetto inventando, specialmente McCay, molte delle soluzioni grafiche in uso oggi.
Evidenti sono, ad esempio, i rimandi a due tavole di LittleNemo, quella in cui in ogni vignetta compare un personaggio in più e quella in cui lo scorrere del tempo è accelerato al punto da far invecchiare il protagonista in una sola pagina.
Oltre ad una carrellata nei diversi generi dei comics, supereroistici, horror, fantasy, furry, americani e non, Madden suscita l’interesse del lettore impiegando soluzioni che richiamano molti fumetti di recente successo.
La possibilità di disegnare una storia come se fosse una carta geografica è stata ad esempio usata brillantemente in “Fun Home” di Alison Bechdel suscitando un grande impatto emotivo nel lettore, mentre il ricorso alla pagina unica, o splash page, non può non fare pensare immediatamente a Will Eisner che ne ha introdotto l’uso e a Frank Miller che l’ha impiegata in “300” per sottolineare il carattere epico della sua opera.
Numerosi sono poi i casi in cui si esplorano gli effetti generati aggiungendo, sottraendo o bloccando degli elementi narrativi, ad esempio moltiplicando la figura del protagonista, eliminandolo, oppure fermando il tempo o lo spazio.
La pagina più suggestiva resta forse quella in cui le vignette vengono inglobate in altre più grandi che ne modificano l’ambientazione dimostrando l’importanza della scelta delle inquadrature, effetto esilarante è quello ottenuto nella vignetta in cui Matt Madden apre il frigorifero mentre passeggia per strada. “99 esercizi di stile” potrebbe forse risultare noioso per chi si avvicina al fumetto per la prima volta, ma è assolutamente consigliato per chiunque voglia conoscerlo meglio e soprattutto per chi voglia scrivere o disegnare fumetti, per cui questo volume è un vademecum insostituibile.

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